Il corpo solido del suono

Stagione OpenAGON 2023-2024

Sabato 2 dicembre ore 18.00
AGON, viale Sarca 336, Milano

ingresso libero*
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Sergio Armaroli percussioni
Maurizio Barbetti viola
Francesco Maria Paradiso elettronica
Massimo Marchi elettronica e regia del suono

ORA
e un poco nervosamente

sei espressioni per viola sola
interpretazione per viola elettrica di Maurizio Barbetti

Francesco Maria Paradiso
Di Luna son battiti
per percussioni Lunason ed elettronica
commissione Festival Traiettorie 2023
produzione AGON

Il concerto sarà introdotto da una videopresentazione degli strumenti Lunason da parte del suo ideatore e costruttore, il percussionista Domenico Melchiorre.

Qui puoi scaricare un’approfondimento degli strumenti Lunason da parte di Francesco Paradiso.



Di Luna son battiti è un’operazione di scavo. Rinvenire il contatto umano con la «natura del suono». Una relazione inconscia e nascosta che le sonorità degli strumenti “Lunason” (“creatori della vita del suono”) e il modo stesso di suonarli, prova a riportare alla coscienza del compositore, alla sensibilità del musicista, all’immaginario poetico dell’ascoltatore. Nell’opera, il comporre è un processo autogenerativo – di continuo. La diretta manipolazione della materia sonora nella sua fisicità. Una conquista di sapere, di conoscenza dall’interno, che vanifica qualsiasi processo convenzionale di deduzione. Come negli ultimi lavori si intrecciano e si raccontano ritmi e spazi, spettri sonori ed energie pure – come le “tammurrine” popolari siciliane (A la Palermitana o A la Marsalisa) e le “tarante” iatriche salentine (“battiti” e passi ritmati”, Ahi e Tipi di lamento femminili e maschili) – un universo ancestrale – l’Ur-Ton-Welt si potrebbe nominare, di cui gli strumenti “Lunason”, percussioni dotate di personalità e di storia opera di Domenico Melchiorre, sembrano le misteriose epifanie di un’altra dimensione. La musica elemento dell’orecchio. “Di Luna son battiti” è musica della pulsazione, il timbro ritmico dei sentimenti vivi.

Le sei espressioni per viola sola – come le sei precedenti per violino solo – sono l’omaggio dell’autore a Pierre Boulez sulla via delle sue Douze Notations per pianoforte. Sono memorie, inoltre, della poesia di Vladimir Majakovskij – “Viola e un poco nervosamente” – e della prosa  – “Parole e Musica” – di Samuel Beckett. Composte per il «Concorso Musicale Villa Las Tronas» – XI edizione – Alghero, Ottobre 2019 poi riviste nel 2020, le sei espressioni sono brani virtuosistici che esaltano le qualità dell’interprete e quelle timbriche dello strumento. Entrambi, qualità esecutive e valori timbrici, proprio come in “Parole e Musica” radiodramma beckettiano del 1961, si desiderano,  si fronteggiano, si accoppiano. Maurizio Barbetti, alla prima lettura, ha voluto approntarne un’interpretazione per la sua viola elettrica. Le espansioni elettriche del suo strumento “de-formano” la trama acustica originale. E con ciò, moltiplicano la varietà della qualità dei timbri e accrescono il carattere emotivo di ciascun numero: 1. “Sommesso e lontano”,  2. “Insistente e ritmico”, 3. “Fantasioso e andante”, 4. “Fluttuante fra il moderato e il molto vivace”, 5. “Amoroso, con calma”, 6. “Vigoroso, aspro e un poco nervosamente”. L’emozione e il timbro d’ogni singola espressione si tramutano, per la viola elettronica e nervosa di Barbetti, in legione nell’istante. 

Francesco Maria Paradiso



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