II Incontro: La chitarra

Oh guitarra! Corazn malherido por cinco espadas

Libreria dello spettacolo via Terraggio, 11 Milano

 

 

Fra gli strumenti musicali a corde la chitarra gode d’una magnifica rinascita. E dal momento che la musica folk, il jazz ed il rock sono diventati cos popolari, sembra che tutti al giorno d’oggi siano in grado di suonare la chitarra. Ci sono molti tipi di chitarra: Spagnola, Hawaiana, elettrica acustica per citarne alcune, ma nella sua versione classica lo strumento risale alla metà del XIX secolo. Di origine araba la chitarra ha avuto fortuna nei paesi latini e vi sono fioriti un gran numero di virtuosi e compositori. Nel ‘600 la chitarra italo-spagnola incominci ad invadere il mondi dell’aristocrazia francese; pare che ne abbiano introdotta la moda Les Italiens, gli attori italiani a Parigi. I pittori alla moda la dipinsero nelle mani di commedianti come in quelle di signore dell’alta società. Nel tempo, della classica forma a otto come anche della voce se ne impadronirono ad esempio la fantasia creativa di Pablo Picasso e il verso poetico di Garcia Lorca.

 
Nell’ 800, Giuseppe Mazzini fu chitarrista esperto oltre che attento conoscitore del repertorio a lui contemporaneo. In parte eclissata nel corso dell’Ottocento, la chitarra torn in voga agli inizi del secolo successivo sopratutto grazie ad Andres Segovia che delle possibilità offerte dalla chitarra ne sottolineò nuove potenzialità espressive sollecitando i compositori suoi contemporanei ed ampliando il repertorio dello strumento attraverso trascrizioni. Dalla seconda metà del ‘900 il repertorio per chitarra si continua ad arricchire di nuovi esecutori, nuove pagine e nuovi spazi di ascolto. In dialogo con costruttore ed esecutore l’incontro ripercorre l’immaginario musicale poetico e la storia delle sei corde; esplora le caratteristiche tecnico costruttive, quelle esecutive e pagine fondamentali del repertorio moderno e contemporaneo.
 
 

A Voce ALTA – I Incontro: Il Contrabbasso
 
 

da un’idea di Francesco Maria Paradiso

progetto e direzione Massimo Marchi

 

 

con il contributo di
SIAE Classici di Oggi
CIDIM

 

con il patrocinio di
Comune di Milano
Regione Lombardia