Spazier_klang aves creaturas

8 microgrammi per pianoforte, pianoforte preparato, percussioni, cetra, elettronica e live electronics

foto Franco Chiarpei

composizioni originali Esther Flückiger

elaborazioni elettroniche Maura Capuzzo

live electronics Massimo Marchi

produzione AGON, 2007

commissione Città di Zurigo, Fondazione Suisa, AGON / Centro Studi Armando Gentilucci

Spazier_klang aves creaturas

8 microgrammi per pianoforte, pianoforte preparato, percussioni, cetra, elettronica e live electronics

durata 45’ circa

Spazier_klang è un viaggio d’ascolto, una passeggiata poetica immersa all’interno di un mondo fatto di ironia, favola, mistero e fantasia.

La voce musicale si trasforma in gesti della natura ed esprime la soglia che divide il comprensibile dall’incomprensibile, il rumore dalla musica e la realtà dall’immaginazione.

«A chi passeggia si accompagna sempre alcunché di singolare, di fantastico, e sarebbe insensato ch’egli volesse ignorare questa presenza spirituale: ma non l’ignora per nulla, invece, e saluta con cordiale benvenuto tutti gli incontri inattesi (…) li tramuta in corporeità tangibili, sostanziose, dà loro anima e forma, così come essi, dal loro canto, lo animano e lo formano.»

La passeggiata di Robert Walser

foto Markus Suter

Girovago, ein bescheidener Dichter spaziert
Marchand Tailleur und der Nähmaschinensound
Träume, Visionen: il vuoto se ne va
Istituto di credito, taxfree
Abscheuliche Grosstuerei: quelli come lei….
Köstliche Esssucht und Knorrlis Suppenrollerswing
Zwiegespräche timeless
Puesta de sol: il passato dilegua, l’anima si tuffa, il cuore si ferma

Esther Flückiger e Maura Capuzzo, suggestionate dalla lettura de La Passeggiata dello scrittore svizzero Robert Walser, hanno costruito un articolato progetto che, partendo da un ciclo di 8 composizioniper pianoforte solorealizzate dalla Flückiger, Esseri che si librano tra aria e acqua (2000), ha dato origine ad una sorta di originale ed imprevedibilepasseggiata sonora, attraverso un cangiante trattamento elettronicoche ne esalta la dimensione fantastica ed irreale.

«segretamente ogni sorta di pensieri e d’idee seguono di soppiatto colui che passeggia, così da obbligarlo (…) a fermarsi e restare in ascolto, poiché, completamente stordito da strane impressioni, dalla potenza degli spiriti, si sente a un tratto magicamente sprofondare nel suolo, mentre davanti agli occhi abbagliati e smarriti del pensatore-poeta si spalanca un abisso. (…)Il caos incomincia, ogni ordine svanisce. (…)»

Ciascuno degli originari otto pezzi per pianoforte solo di Esther Fluckiger, ispirati ad alcuni momenti di questo romanzo, incontrano, nella loro metaforica passeggiata, i personaggi, le figure e le forme sonore creati dall’elettronica.

Questo incontro trasforma la scrittura pianistica, da esso nascono idee che danno “anima e forma“a nuovi percorsi pianistici di natura improvvisativa; il pianoforte si identifica e rappresenta l’io narrante del romanzo. A sua volta il mezzo elettronico, interagendo, grazie al live electronics, all’interno di questi mutevoli percorsi improvvisativi, aiuta a creare una forma aperta ed una nuova dimensione temporale nella quale poter passeggiare, ascoltandosi ed ascoltando il mondo circostante.

Maura Capuzzo

La passeggiata descritta nel libro si trasforma in una passeggiata musicale (gang = cammino e klang = suono). Nella Passeggiata di Walser ho scovato e riscoperto vari rumori della natura e della vita quotidiana che sfuggono a tutti noi. Il poeta possiede la capacità di percepire ed osservare fenomeni considerati comunemente ordinari, con la sensibilità e l’ironia di un perdigiorno. Le sue passeggiate erano monologhi autoreferenziali, dialoghi, sogni e visioni che conducevano verso la fuga dal mondo e da se stessi.

Quindi, Spazier_klang è un viaggio d’ascolto, una passeggiata poetica immersa all’interno di un mondo fatto di ironia, favola, mistero e fantasia. La voce musicale si trasforma in gesti della natura ed esprime la soglia che divide il comprensibile dall’incomprensibile, il rumore dalla musica e la realtà dall’immaginazione.

Gli otto microgrammi musicali fanno riferimento ai numerosi microgrammi scritti da Walser ed ogni titolo pone l‘accento sull’umorismo e la favola.

Il rapporto tra il rumore di fondo quotidiano e il progredire ascensionale della visione del paesaggio sono gli elementi base della scansione drammaturgica dell’evento.

L’utilizzo dell’elettronica è stato essenziale in quanto mi ha fornito validi mezzi per esplorare il mondo fantastico e surreale caratteristico delle atmosfere e del linguaggio poetico di Walser e della letteratura romantica che affronta il tema della passeggiata in Büchner e Eichendorff.

Anche gli strumenti (pianoforte, cetra e strumenti percussivi) che ho deciso di utilizzare sottolineano questa atmosfera all’interno di uno stile compositivo che rispecchia un linguaggio senza tempo fatto anche di gesti jazzistici ed etnici.

Esther Flückiger

foto Markus Suter