Memorie di pietra

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Installazione coreografica con le sculture sonore: un continuo divenire proiettato verso destini ignoti, che prende forma in modo del tutto inaspettato, faticoso e magnifico.

 

11 e 12 maggio 2014, ore 16.00 e ore 20.00

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Ipuntidanza2013/2014, 11° edizione promossa dalla Fondazione Egri per la Danza

foto Simone Vittonetto

foto Simone Vittonetto

 

 

Memorie di pietra

installazione coreografica

 

ideazione e coreografia Raphael Bianco

sound concept e live concert Pietro Pirelli/AGON

sculture sonore Pinuccio Sciola

 

luci Enzo Galia

costumi Marta Scarampi

assistente alla coreografia Elena Rolla

 

danzatori Elisa Bertoli, Maela Boltri, Francesca Ossola/Vanessa Franke, Alberto Cissello/Alessandro Romano, Vincenzo Criniti, Vincenzo Galano, Cristian Magurano

 

produzione Compagnia EgribiancoDanza/Fondazione Egri per la Danza

Compagnia EgribiancoDanza, direzione artistica Susanna Egri, codirettore Raphael Bianco

foto Simone Vittonetto

foto Simone Vittonetto

 

 

Silenzio di pietra, balletto originariamente commissionato dal Festival Torinodanza 2005, riconfigurato nel 2014 in una nuova versione col titolo Memorie di pietra: un’installazione coreografica che utilizza, come già in origine, le sculture sonore di Pinuccio Sciola, scultore sardo di fama internazionale, suonate da Pietro Pirelli.

 

Nella nuova edizione il pubblico è seduto in cerchio e le opere sono disposte in una sorta di spirale come un “gioco dell’oca”, dove, come è noto, non vi è mai un progressione diretta alla meta, ma altalenante.

 

Se nella versione originaria il tema era “pietre come testimoni della civiltà umana”, qui l’attenzione è focalizzata sull’evoluzione umana. Le pietre infatti sono disposte come tappe di un percorso evolutivo discontinuo, sfrondato di ogni suggestione didascalica.

L’installazione prevede la partecipazione attiva del pubblico nella generazione dei suoni, con la conseguente reazione dei danzatori e del musicista alle dinamiche sonore prodotte, creando così eventi coreografici ogni volta differenti basati su un “canovaccio” precostituito.

foto Simone Vittonetto

foto Simone Vittonetto

 

 

La danza si muove sopra un percorso musicale improvvisativo di Pietro Pirelli, che da anni esplora l’universo sonoro della pietra. Assieme a Pirelli, AGON ha elaborato una finissima tecnica per far emergere la varietà timbrica del calcare e del basalto delle sculture sonore di Pinuccio Sciola.

 

Se nel precedente lavoro Silenzio di pietra la musica era stata composta sulla partitura coreografica con i suoni delle Pietre preregistrati, in Memorie di pietra improvvisazione musicale dal vivo e azione coreografica sperimentano nuove intense relazioni tra il suono, il corpo, la materia.

 

Durante la performance i suoni di pietra sono esclusivamente eseguiti dal vivo. Pirelli, attraverso un’esperienza decennale con le Pietre Sonore, crea con estrema padronanza un percorso musicale di grande impatto emotivo.

foto Simone Vittonetto

foto Simone Vittonetto

 

 

«Per questa nuova creazione all’interno della prestigiosa cornice della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo propongo una riflessione sull’evoluzione, sul suo manifestarsi, continuo ed inesorabile.

Difficile parlare di evoluzione umana, soprattutto in danza, col rischio di essere troppo didascalici o troppo ermetici. L’idea però è quella di parlare di un evento in continuo divenire proiettato verso destini ignoti e che prende forma in modo del tutto inaspettato, faticoso e magnifico.

 

Ho avuto la fortuna di poter vedere prima che chiudesse, la mostra Homo Sapiens a Novara, in quell’occasione ho potuto constatare quanti sforzi, paure, ostacoli e scoperte abbiano sconvolto la specie umana.

Peregrinazioni, catastrofi, estinzioni, lotte, incontri, sodalizi, ma soprattutto la convivenza fra specie, la compresenza di diverse tipologie che hanno anche avuto contatti fra loro.

Come parlarne per capire anche noi stessi e quello che verrà? Quali similitudini e quali differenze? Cosa rimane di questo cammino incessante, quali testimonianze?

 

La pietra è un testimone privilegiato, ha assorbito umori, pensieri ed è stata anche plasmata da chi ci ha preceduti. Ecco perché la scelta delle stupefacenti Pietre Sonore dello scultore Pinuccio Sciola, che dalla loro materia evocano e rivelano suoni: echi di scenari ancestrali, quasi provenienti dalle viscere della terra, all’origine delle origini.

 

Memorie di pietra è un percorso più coreologico che coreografico, dove ogni stadio evolutivo si sviluppa, si intreccia e si separa da altri sino ad annullarsi attraverso livelli, qualità e dinamiche differenti.

Un viaggio, in cui il pubblico può partecipare attivamente risvegliando, attraverso i suoni delle pietre, rielaborati in tempo reale dal compositore e musicista Pietro Pirelli, situazioni ed eventi gestuali che verranno poi rappresentati dai danzatori.

Un approccio quasi scientifico che però non trova e non vuole dare spiegazioni ma solo suggestioni rispetto al mistero della vita, della morte e dell’universo, oggi come allora ignoto, affascinante e incomprensibilmente infinito su cui il genere umano incessantemente medita e riflette, grazie ad un fattore comune a tutte le ere della vita: la curiosità.»

note alla coreografia, Raphael Bianco
foto Simone Vittonetto

foto Simone Vittonetto

 

 

INFO

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – via Modane 16, Torino

tel. +39 366 4308040

www.egridanza.com

info@egridanza.com

 

 

PORTFOLIO

Memorie di pietra