Kassia

I hate silence when it is time for speaking

Salzbürger Festtage alter und neuer Musik

Sabato 1 ottobre 2022, ore 19.30

St. Erhard Kirche, Salzburg


Juliet Fraser soprano
Christie Finn soprano
Verena Usemann mezzosoprano
Konrad Fichtner contrabbasso
Massimo Marchi live electronics e regia del suono

Kassia We praise your great mercy, oh Christ (vocal)

Linda Dusman Elio: Visions of Light II per soprano

Kassia Christ, the King of Glory (vocal)

John Croft da Lost songs:

I. kiss … began … knowledge (Alceus)
III. … (to the?) chamber… (Sappho)
VI. The moon has set, and the Pleiades (Sappho)
 per soprano e Live Electronics

Kassia Hymnus an Maria Magdalena The fallen women (vocal)

Hans Werner Henze S. Biagio Agosto 9 ore 12.07 per contrabbasso solo

Kassia Christina, the Martyr, holding the cross (vocal)

Annette Schlünz Knallgelbe Forsithien per tre voci femminili

Kassia We praise your great mercy, oh Christ

Sofia Gubaidulina Ein Engel… per contralto e contrabbasso

Federico Campana Twenty Whispers per tre voci femminili, contrabbasso, live electronics e fixed media
prima esecuzione assoluta


A differenza di Hildegard von Bingen, la musica di Kassia sta entrando solo lentamente nella prassi esecutiva storica e contemporanea. È ancora piuttosto sconosciuta nei nostri Paesi, come la musica bizantina e la musica delle Chiese orientali in generale.
Odio il silenzio quando è il momento di parlare è un detto attribuito a Kassia, con il quale, secondo la leggenda, in quanto moglie-candidata dell’imperatore, si sarebbe privata di questa opportunità parlando. Visto dalla prospettiva odierna, tuttavia, è ancora sorprendente che una donna sicura di sé abbia fatto sentire la sua voce femminile già nel IX secolo e che i suoi scritti siano sopravvissuti ai secoli. In questo senso, il programma di questo concerto aiuta la compositrice e poetessa Kassia – così come altre compositrici – ad avere il suo diritto. La sua musica e i suoi testi devono parlare, devono essere ascoltati e, nel caso della prima di Federico Campana, devono anche essere commentati o elaborati.


Kassia (anche conosciuta come Kassiani) era una badessa nata a Costantinopoli all’incirca intorno al 810 d.C.

Proveniente da una famiglia aristocratica, Kassia ricevette un’educazione di altissimo livello in letteratura greca classica. Si racconta che fosse estremamente sicura di sé e anche di una bellezza straordinaria, tanto che l’imperatore Bizantino Theophilos si infatuò di lei. Rifiutate le proposte di matrimonio dell’imperatore, che si sposò invece con una certa Teodora, Kassia aiutò vari monaci imprigionati per la venerazione delle immagini. Theophilos fu infatti l’ultimo imperatore Iconoclasta, che si batté strenuamente per l’eliminazione dell’adorazione di Icone sacre a scopo religioso, e per questo Kassia fu perseguitata e persino frustata. Dopo la morte dell’imperatore nel’842, e caduta la persecuzione Iconoclasta, Kassia fondò un monastero su Xerolophos, la settima collina alla periferia occidentale di Costantinopoli, dove servì come prima badessa. Le poesie e gli inni di Kassia – come anche i suoi testi profani – sono opere religiose nel senso più ampio del termine. Nei suoi scritti ella rifiuta il conformismo:“Odio chi si conforma a tutte le vie”. Così come il silenzio: “Odio il silenzio quando è il momento di parlare”. Sebbene si sappia poco della sua vita, un tema chiaro che emerge dai suoi scritti è il suo odio per l’ipocrisia in qualsiasi forma, compresa l’ipocrisia dell’imperatore stesso. L’ampiezza di visione spirituale di Kassia continua ad influenzare il cristianesimo orientale e non solo. Gli inni di Kassia sono infatti intonati ancora oggi dai laici della chiesa ortodossa orientale. L’Inno di Kassiani, per esempio, è tutt’ora in uso e viene intonato solo una volta all’anno durante la Settimana Santa.