Espace Hybride
Flauto ed elettronica - 16 aprile 2018 ore 20.30
lunedì 16 aprile 2018, ore 20.30
AGON, viale Sarca 336, Milano
Manuel Zurria, flauto
Michele Tadini, Claude Lenners, elettronica
Massimo Marchi, regia del suono
Arthur Stammet Trombopigmalimba’s dream octophonic acousmatic piece (6′)
Francesca Verunelli The Famous Box Trick (2014) per flauto basso ed elettronica (10′)
James Dashow Soundings in Pure Duration n.9 (2017) per flauto basso e sistema ottofonico (13′)
Laurent Willkom Eriwwer octophonic acousmatic piece (5′)
Claude Lenners Espace hybride (2014) pour flûte et dispositif electronique (10′)
Michele Tadini D’Aprés Hoquetus (1992/2017) per flauto, supporto digitale a 8 piste e live electronics (10′)
Espace Hybride è il titolo del brano di Claude Lenners che lega e riassume la scelta delle composizioni per questo concerto. Tutti i brani in questione, infatti, hanno un approccio comune nella ricerca di un territorio altro tra il paesaggio acustico dello strumento dal vivo (il flauto) e quello virtuale/elettronico che si avvolge intorno ad esso senza la possibilità di distinguerne chiaramente i confini. Claude Lenners, Arthur Stammet e Laurent Willkom testimoniano il lavoro di produzione dello studio Noise Watchers Unlimited in Lussemburgo, sponsor ufficiale di questo evento in collaborazione con AGON. Francesca Verunelli, James Dashow e Michele Tadini offrono un contributo importante nella creazione di lavori per flauto ed elettronica destinati a diventare dei classici nel repertorio del prossimo futuro.
Manuel Zurria
Manuel Zurria
È nato a Catania nel 1962 e vive a Roma dal 1980. Ha collaborato con alcuni tra i più importanti compositori italiani tra i quali Francesco Pennisi, Sylvano Bussotti, Aldo Clementi, Adriano Guarnieri, Franco Donatoni, Fabio Vacchi e Luca Francesconi. Di rilievo la sua collaborazione con Salvatore Sciarrino e Alvin Lucier. Recentemente ha collaborato con Arvo Pärt, Philip Glass, Terry Riley, Gavin Bryars, Giya Kancheli, Kaija Saariaho, György Kurtág, Louis Andriessen, Sofia Gubajdulina, Peter Eötvös, e Frederic Rzewski. Ha ispirato un’intera generazione di compositori alla creazione di nuove opere: Yan Maresz, Alvin Lucier, James Saunders, Bernhard Lang, Toshio Hosokawa, Laurence Crane, Emiliano Turazzi, Ricardas Kabelis, Emanuele Casale, Noah Creshevsky, Giuliano D’Angiolini, Matthew Shlomowitz, Agostino Di Scipio, Philip Corner, Fausto Romitelli, Mary Jane Leach, Jacob TV, Alvin Curran, Fabrizio De Rossi Re, Maurizio Pisati, Howard Skempton, Nicola Sani, Gabriele Manca, Lucia Ronchetti, Claude Lenners, Yoshihisa Taira, Luigi Ceccarelli, James Dashow, Rytis Mazulis, Mario Garuti, Juste Janulyte, Stefano Scodanibbio e Salvatore Sciarrino hanno concepito lavori flautistici appositamente per lui. Fortemente attratto dal minimalismo, ha pubblicato con l’etichetta Die Schachtel di Milano un triplo cd intitolato REPEAT! che rappresenta la summa delle sue esperienze, con lavori originali o trascritti per flauti ed elettronica
Arthur Stammet
Trombopigmalimba’s Dream
An electronic work composed in november 2007
This composition was realized in 3 steps. In a first step created a large series of grainy sounds with the NI Reaktor Travelizer II Instrument. These sounds are to be used for the different movements of a suite called «Grainimals», «Trombopigmalimba s Dream» being a part of it. After that, I began to compose in Cubase using traditional cutting and mounting techniques. Two versions are possible with the same file : a stereophonic and a spatialized output are both possible. On CD, I will present the stereophonic version. The audio setup for the spatialized version is conceived for 12 speakers, allowing subtle movements or dramatic switchings.
Francesca Verunelli
The Famous Box Trick
The Famous Box Trick (Illusions Fantasmagoriques) is a 1898 French short black-and-white silent trick film, directed by Georges Méliès. In the words of writer Michael Brooke, the film “harks back to stage magic.”
I found fascinating the hybrid texture of the “trick” which allows the spectator to position himself in between the physical magic of the stage and the virtual “magic” of cinema – the corporeal vs. the incorporeal – biological time vs. the machine time.
The spectator is suspended in between the belief in the trick and the conscious awareness of it. This is not the case in modern cinema, where the spectator is cut out from the “illusion” and can only believe in it from the “outside.”
The flute inhabits corporeal sounds, including the family of vocal sounds obtained by the complex interactions of the voice with the instrument. These are, paradoxically, made to sound “fake” by a sound-world of completely synthetic sounds realized by electronics means.
The result, like Meliès’ absurdist irony, is the reciprocal estrangement of the ontological nature of each sound-world.
James Dashow
Soundings in Pure Duration n.9
Questo particolare “Soundings” continua le esplorazioni del compositore nelle tre dimensioni principali del suo lavoro: le strutture delle altezze, il timbro e, soprattutto, la spazializzazione. Il timbro Ë costruito grazie alle procedure pilotate dalle altezze, che a loro volta sono derivate da un uso rigoroso del suo Sistema Diadi. Queste strutture sono poi sincronizzate con varie elaborazioni dello spazio che circonda l’ascoltatore. Spazi e settori di spazio di diverse dimensioni, spesso simultanei oltre che in succesione, sono utilizzati insieme a traiettorie multiple (la “coreografia” dei suoni) nello spazio. Tutti questi elementi sono integrati in un complesso concetto musicale di spazio-timbro. Come al solito, il solista è il punto focale di tutta questa attività, e spesso è lui l’innesco per il movimento spaziale.
Soundings in Pure Duration n.9 è composto e dedicato a Manuel Zurria.
Laurent Wilkkom
Eriwwer
“Eriwwer” was commissioned by Noise Watchers and first performed in Brussels in 2015. The seven days of Creation (in reverse motion from full life to mere harmonics), the seven degrees of the diatonic scale, the natural seventh and its inversion (the 7/8 proportion) will show up in this composition for 8 loudspeakers lasting 7 minutes. “Eriwwer” is a luxembourgish adverb with multiple meanings, it may indicate a motion in both directions (over here or over there) but also include temporal meaning of something definitely passed and gone, with all the (positive or negative) emotional content attached to it. Produced exclusively with open source software (Puredata, Ardour, Audacity), it is based largely on microphone recordings, even in the sections that might seem quite synthetic.
Claude Lenners
Espace hybride
L’oeuvre est conçue de manière à créer un dialogue entre l’instrumentiste et son alter ego virtuel, représenté par la trame électro-acoustique. Elle exploite des éléments aléatoires au niveau de la rythmique afin de créer des effets d’échos. La sonorité de la flûte est largement enrichie grâce à l’intervention en temps réel au niveau du spectre sonore de l’instrument. Elle constitue pour ainsi dire la continuation d’une longue et fructueuse collaboration avec Manuel Zurria.
Michele Tadini
D’après Hoquetus
Questo pezzo viene direttamente da una precedente composizione per flauto solo: Hoquetus. Nella partitura originale, sotto forma di contrappunto alternato, riassunte su un singolo piano orizzontale, sono presenti diverse voci, diverse linee, diverse emissioni, diversi “flauti”. L’elettronica riporta a una concezione verticale tutti i livelli nascosti, i contrappunti e le strutture armoniche soggiacenti la composizione originale. La parte su supporto è concepita come un elaborato live electronics. In questa nuova versione le parti sono state frammentate e sono eseguite in tempo reale per permettere un’interazione più stretta e musicale con la parte acustica. Diverse tecniche di ri-sintesi vengono utilizzate e interessano non soltanto il suono ma le strutture melodico armoniche presenti nella partitura. Cercando di fare un esempio (tecnico ma comprensibile), può essere citato il processo in cui una frase appena suonata dal flauto diventa il controllo per la modulante in una istantanea sintesi FM in cui la portante è la successiva nota lunga.
La parte, aggiunta più recentemente, riguardante il trattamento in tempo reale è estremamente rapida, flessibile e difficile da eseguire ma non concepita come ricerca di “effetti eclatanti”. Si tratta piuttosto di portare il flauto dal vivo all’interno dei suoni su supporto con tecniche più vicine al missaggio che al “trattamento” vero e proprio. Tutte le strategie messe in opera tendono a ricollegare i diversi livelli tendendo al tempo stesso a una loro chiarificazione ma lavorando alla ricerca di un’ambiguità percettiva che possa confondere il live electronics vero e proprio dalla parte precostituita su supporto.
Il concerto è realizzato da Noise Watchers Unlimited grazie al sostegno del Gouvernement du Grand-Duché de Ministère de la Culture
Qui trovi la presentazione degli AGON action LAb 2018
Ingresso libero con tessera associativa AGON (5,00 €)
si consiglia la prenotazione agon@agonarsmagnetica.it
con il contributo di