Suoni di Luce

Le Idrofanie di Pietro Pirelli in mostra

Mostra personale dedicata a Pietro Pirelli che vede esposte le Idrofanie, fonogrammi di luce, moderni rayogrammi che catturano le forme di luce scolpite dal suono sulla superficie dell’acqua degli Idrofoni, in un attimo congelato nel tempo.
Esposizione a cura di Anna Lisa Ghirardi.

 

26 settembre-19 novembre 2015

Galleria Colossi Arte, Brescia

da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
domenica su appuntamento, lunedì chiuso

 

Inaugurazione sabato 26 settembre, ore 16.30

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foto Eugenio Manghi

 

 

«Nelli piccoli pelaghi una medesima percussione partorisce molti moti incidenti e refressi. La onda massima è vestita d’innumerabili altre onde, che si movono a diversi aspetti.»

Leonardo da Vinci

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Pietro Pirelli, artista del suono, è noto a livello internazionale per le sue installazioni sonoro-luminose, capaci di creare un’inedita sinfonia multisensoriale, grazie all’intreccio di suggestioni visive e musicali. Gli strumenti musicali multimediali da lui ideati, superano l’ambito del sonoro per esplorare le potenzialità espressive della luce e di materie come l’acqua, la pietra e il ghiaccio. Se attivati da sollecitazioni esterne, oltre che suonati dall’artista stesso, producono un proliferare di accadimenti acustici e luminosi in divenire che, modulati dal suono, si espandono nell’ambiente circostante in un riverbero sinestetico.
Pirelli installa e suona le sue opere sia in ambienti naturali che in luoghi pubblici, sedi di fondazioni e musei, palazzi storici e luoghi di culto, dando vita ad interventi meditativi che mutano la percezione estetica dei luoghi.

 

L’Idrofono è una “lampada sensibile”, un “futuristico tamburo sospeso d’acqua e di luce”, che, grazie all’uso di strumenti elettronici, proiettori ed amplificatori, è capace di creare una polifonia visiva interattiva. La sua “pelle” assume la consistenza di un velo sottilissimo di acqua limpida, trasparente, sospeso in un disco che si anima se mosso da sollecitazioni esterne, come la vibrazione, il canto, la parola, il suono di uno strumento, oppure risponde finemente al tocco leggero e al battito delle dita, creando un moto ondoso. Il fascio di luce che attraversa il disco fa in modo che gli impulsi sonori si riverberino nell’ambiente circostante sotto forma di proiezioni di onde luminose che riflettono il moto concentrico di espansione delle onde dell’acqua creando immagini di grande suggestione dalle geometrie caleidoscopiche, “rayographs” di strutture cellulari macroscopiche in via di formazione.

Come sostiene l’artista, “tutte le sue installazioni hanno un percorso temporale”, un continuo sviluppo in divenire delle immagini. L’Idrofono suggerisce al nostro sguardo infinite suggestioni visive, facendoci partecipi di un’esperienza polisensoriale che si inserisce nel solco dell’estetica dell’”opera d’arte totale” di ascendenza wagneriana, unendo tecnologia acustica e arte, oltre a rimandare ad uno stato mentale di meditazione trascendentale, grazie all’acqua cristallina e alla sua ritmica sonorità.

La continua evoluzione delle immagini di luce, modulata dalle increspature dell’acqua, viene bloccata dagli scatti fotografici dell’esperto fotografo Eugenio Manghi “in un attimo congelato nel tempo”, come sostiene Pirelli: il risultato sono le Idrofanie, “fonogrammi” di luce, moderni “rayogrammi”, esposte in mostra sia come stampe fine-art, sia impresse su plexiglas retroilluminati.

Ogni Idrofania riporta esattamente, nel titolo, l’istante irripetibile in cui è apparsa questa “immagine di luce scritta dal suono”, nell’arco della sera del giorno 12 agosto 2015. Il titolo di ogni opera testimonia con precisione il momento dell’unica apparizione di questa immagine, il Frame, sono pertanto indicate ore, minuti, secondi e frazioni di secondo.

 

L’artista e compositore ha saputo inventare un linguaggio artistico innovativo, antico e futuribile al tempo stesso. Con le più innovative tecnologie elettroniche ha dato un nuovo mezzo di espressione alla luce, simbolo del divino, ma anche parte integrante delle tecnologie multimediali impiegate nell’arte, basti pensare all’Optical e l’arte cinetica-programmata. Pirelli si pone nel solco dell’eredità di questa tradizione di padronanza delle nuove tecnologie per intrappolare un elemento naturale ed effimero come la luce ma, in quanto musicista, lascia che sia il suono a modularla.

Anna Lisa Ghirardi
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foto Eugenio Manghi

 

 

INFO

Colossi Arte Contemporanea – corsia del Gambero 13, Brescia

tel. +39 030 3758583
cell. + 39 338 9528261

orari: martedì-sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, domenica su appuntamento, lunedì chiuso

info@colossiarte.it

www.colossiarte.it

 

 

PORTFOLIO

Idrofoni o Lampade Sensibili