Il suono liberato

Concerto con le Pietre Sonore

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musica di Pietro Pirelli

con le sculture sonore di Pinuccio Sciola

 

 

Dall’utilizzo delle Pietre come strumenti a percussione si libera un suono profondo e ancestrale.

Poi si scopre che in esse si cela anche un coro di voci, che emerge misterioso con lo sfregare delicato delle mani o di pietra contro pietra.

Così si fanno suonare i sassi.

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Da qualche anno Pietro Pirelli ha scoperto il fascino delle Pietre Sonore di Sciola, scultore sardo, e si è immerso nell’esplorazione del ricco universo sonoro che esse celano.

Si tratta di sculture grandi e piccole, blocchi di marmo e di basalto segnati dalla sega diamantata con tagli profondi a scacchiera.

Ma questi tagli non solo liberano il suono imprigionato nelle viscere della pietra, attraverso di essa transitano vibrazioni di luce, trasparenze ritmate dal movimento degli occhi che vi guardano attraverso.

 

Dall’utilizzo delle Pietre come strumenti a percussione si libera un suono profondo e ancestrale. Poi si scopre che in esse si cela anche un coro di voci, che emerge misterioso con lo sfregare delicato delle mani o di pietra contro pietra.

Così si fanno suonare i sassi.

 

 

«Sono un ricercatore di suoni, e nella mia musica accanto a ritmi e armonie vado a cercare la valenza psicologica del timbro. Ho sperimentato a fondo i suoni elettronici e la possibilità di espandere – manipolandolo – il suono degli strumenti tradizionali.

Suonando le Pietre non elaboro elettronicamente il timbro ma modello il suono con le mani.

Sciola incide la pietra con le lame, rendendola trasparente e ciò che faccio è di insinuarci orecchi elettrici, membrane microfoniche ad ascoltarne l’impercettibile».

Pietro Pirelli

 

 

Il concerto con le Pietre – che va da un organico minimo di 2 interpreti, all’accostamento con strumenti tradizionali, a possibilità con grandi organici (ad esempio, un coro) – è stato proposto in svariati contesti, in relazione con gli spazi e i luoghi che lo hanno ospitato, sia in forma performativa che di installazione visivo/sonora.

 

Pietro Pirelli, attraverso un’esperienza decennale con le Pietre Sonore, crea con estrema padronanza un percorso musicale di grande impatto emotivo. Assieme a Pirelli, AGON ha elaborato una finissima tecnica per far emergere la varietà timbrica del calcare e del basalto delle sculture sonore.

foto Lorenza Daverio

foto Lorenza Daverio

 

 

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Il suono liberato – cronologia delle esecuzioni

 

agosto 2003 – Festival Strade del Cinema di Aosta

Pietro Pirelli, chiamato a musicare dal vivo la pellicola degli anni Venti La Roue di Abel Gance, mette le Pietre Sonore al centro di una performance di oltre 4 ore sulle immagini del dramma amoroso del ferroviere Sisif, fra binari e locomotive.

Le sonorità inedite delle Pietre sono esaltate nella loro espressività in un contesto di evocazione musicale, affiancate da un gruppo strumentale composto da viola, trombone, percussioni ed elettronica.

 

settembre 2003 – Basilica superiore di San Francesco di Assisi

Tra gli affreschi di Giotto e Cimabue, il concerto Cantico delle Pietre assieme ai Tenores di Bitti.

 

2004 – Cagliari

Performance/concerto per l’inaugurazione del nuovo Campus Tiscali.

 

2004 – Jardin de Luxembourg di Parigi

Concerto con il jazzista Paolo Fresu.

Con Fresu è allo studio un progetto discografico che utilizza le Pietre Sonore.

 

dicembre 2004 – Concerto di Natale allo Spazio Krizia, Milano

Il suono liberato con un organico composto da viola, fiati, percussioni tradizionali e 5 Pietre Sonore, crea una suggestiva atmosfera grazie alla fusione timbrica ed espressiva tra gli strumenti e le Pietre.

 

2005 – Torino Danza

Silenzi di Pietra, coreografia di Raphael Bianco, commissione Torino Danza 2005. Pietro Pirelli compone le musiche originali del balletto utilizzando esclusivamente le Pietre Sonore, che suona dal vivo durante lo spettacolo.

 

ottobre 2005 – Triennale di Milano

Diabaino, dedicata a Jannis Xenakis è un’installazione interattiva dove il suono liberato è anche luce che attraversa la pietra. E’ il pubblico a suonare, disponendo di uno strumento con cui produrre assieme suono e luce vibrante. Festival Milano Musica, installazione a cura di AGON.

 

novembre 2005 – Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Palermo

Nell’ambito di Notturno a Palermo a cura di Philippe Daverio, Pietro Pirelli progetta una performance che disveli il luogo, creando 3 postazioni distanti di Pietre Sonore, (chiesa, chiostro e giardino) e percorrendo musicalmente lo spazio.

 

gennaio 2006 – Palazzo Fava, Arte Fiera, Bologna

In seguito al successo della serata palermitana, Philipphe Daverio ripropone Il Suono Liberato alla manifestazione Bologna si rivela per Arte Fiera 2006.

 

ottobre 2006 – Verona

Al Lapidarium di Verona, presso L’Accademia Filarmonica, installazione e concerto con le Pietre tra le antiche lapidi di epoca romana.

 

gennaio 2007 – Sesto San Giovanni (MI)

Nella serata di inaugurazione dello Spazio MIL, le Pietre Sonore e altri strumenti a percussione, accompagnano la performance di poesia di Chiara Zocchi.

 

febbraio 2007 – Innovation Culture di Udine

Il concerto con le Pietre Sonore utilizza in maniera ormai formale e compositiva anche le fibre ottiche, con fasci di luce che, attraversando le sculture, producono la rappresentazione visiva del Suono Liberato. Durante il concerto viene eseguita anche La Passacaglia di Biber con elettronica.

 

19 giugno 2007 – Ravenna Festival

Le Apocalissi di Pietro Pirelli, per la parte musicale, e di Elena Bucci, per la parte teatrale, inaugura il Ravenna Festival 2007. Lo scenario è il vasto spazio della Rocca Brancaleone, che in questa occasione ritorna ad essere utilizzata dalla città di Ravenna dopo molti anni di abbandono.

Accanto alle riflessioni filosofiche di Massimo Cacciari, che partecipa allo spettacolo, viene realizzato un evento di musica e teatro, con il testo biblico dell’Apocalisse attribuito all’apostolo Giovanni di Patmos.

La musica abbina alle Pietre Sonore – una decina, dislocate in tutto lo spazio scenico – un coro maschile, gli strumenti a fiato di Mario Arcari, le percussioni di Mauro Gino e il live electronics di AGON/Davide Tiso.

 

dicembre 2007 – Villa Panza, Varese

Il lavoro sull’Apocalisse viene riproposto da Outis accanto al testo Patmos di Pasolini, per la regia di Fabrizio Parenti.

 

marzo 2009 – Chiesa di San Giovanni Battista, Cesano Boscone

Le Pietre Sonore con un coro di musica antica, Musica Laudantes diretto da Riccardo Doni (Giardino Armonico).

 

11 e 12 maggio 2014 – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Silenzio di pietra, balletto originariamente commissionato dal Festival Torinodanza 2005, riconfigurato nel 2014 in una nuova versione col titolo Memorie di pietra: un’installazione coreografica che utilizza, come già in origine, le sculture sonore di Pinuccio Sciola suonate da Pietro Pirelli.

Nella nuova edizione il pubblico è seduto in cerchio e le opere sono disposte in una sorta di spirale come un “gioco dell’oca”, dove, come è noto, non vi è mai un progressione diretta alla meta, ma altalenante.

La prima esecuzione assoluta di Memorie di pietra/Silenzio di pietra, per Ipuntidanza2013/2014, 11° edizione promossa dalla Fondazione Egri per la Danza, prende forma a pianta centrale nello spazio della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e viene ripetuta 2 volte al giorno.

 

19-21 settembre 2014 – Castello di Rivoli

Memorie di pietra per 3 giorni, 2 volte al giorno nella cornice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Nell’ambito di Ipuntidanza2014/2015, 12° edizione promossa dalla Fondazione Egri per la Danza, in collaborazione con Summer School 2014 a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.